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Messina, Comunità di Sant’Egidio: evento di preghiera per ricordare Sara Campanella e tutte le vittime dei femminicidi e della violenza

Ieri sera la Comunità di Sant’Egidio si è ritrovata per ricordare Sara Campanella e tutte le vittime dei femminicidi e della violenza. 
Il momento di preghiera, presso la chiesa di San Giuseppe, ha visto una partecipazione numerosa di tanti che hanno risposto all’invito della Comunità, e della rettrice dell’Università di Messina, la professoressa Giovanna Spatari.
La vita di Sara, ha ricordato Andrea Nucita, responsabile della Comunità, “è stata spenta ancora una volta dalla violenza, che, come una malattia latente, può rimanere silente nella nostra società, fino a che sintomi così gravi non la manifestano in tutta la sua virulenza. Una violenza espressione della sopraffazione di un io assoluto, che non tollera il limite, che non ammette lo spazio delle vite degli altri, pur di affermare se stesso.” Una vicenda dolorosa per la nostra città, continua Nucita, che coinvolge tutti, perché “non possiamo pensare che la violenza non ci riguardi, perché noi non l’abbiamo compiuta, non possiamo pensare di non avere responsabilità perché noi non abbiamo fatto niente di male, perché il grande male che vediamo ogni giorno ci chiede conto del bene che possiamo fare, che è nostra responsabilità compiere perché il mondo non si perpetui rimanendo sempre uguale a come è. 
Per questo guardiamo al futuro con la speranza di chi sente si assume questa responsabilità di costruire un futuro diverso, senza cedere alla rassegnazione.”
Al termine della preghiera sono stati consegnati dei fiori, in segno memoria e di speranza per Sara Campanella, ricordando anche la giovane Ilaria Sula e Lorena Quaranta.

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